Mini Master EDAPRO: “Classificazione rifiuti 2019 – Teoria e pratica”

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Mini Master EDAPRO: “Classificazione rifiuti 2019 – Teoria e pratica”

Mini Master  EDAPRO: “Classificazione Rifiuti 2019 – Teoria e  Pratica”
Due giorni di approfondimento anche alla luce della sentenza UE 28 Marzo 2019 

Nei giorni 22 e 23 Ottobre 2019 il Centro Congressi Frentani ospiterà il Mini Master  EDAPRO: “”Classificazione Rifiuti 2019 – Teoria e  Pratica”” ,una iniziativa, promossa e realizzata, dalla rivista Rifiuti – Bollettino di informazione normativa.

Relatori :
Claudio Rispoli (Chimico, consulente Adr) 
Loredana Musmeci (Esperto ambientale) 

DUE GIORNI DI APPROFONDIMENTO ANCHE ALLA LUCE DELLA SENTENZA UE 28 MARZO 2019:

Il primo giorno: approfondimento dettagliato del quadro normativo vigente. Questo perché le norme devono essere utilizzate con sicurezza nel loro reale significato e tenendo conto delle
interazioni reciproche. Infatti, occorre abbandonare prassi sbagliate, approssimazioni e semplificazioni incredibilmente ancora molto diffuse. Che siano diffuse non significa che siano corrette; infatti, conducono a risultati errati, passibili di sanzioni o, spesso, ad un approccio cautelativo ingiustificato che comporta, quanto meno, un aggravio di costi e di adempimenti.
Il secondo giorno: interamente dedicato alla pratica, con esercitazioni in aula guidate dai Docenti ed il coinvolgimento attivo dei partecipanti.

A cosa serve?

Per sviluppare un approccio alla classificazione dei rifiuti a 360 gradi, totalmente in linea con i contenuti della Sentenza della Corte UE del 28 marzo 2019. Dopo questa sentenza, nulla è più come prima. I principi che declina sono chiarissimi e hanno potenti ricadute pratiche nel processo di valutazione della pericolosità/non pericolosità dei rifiuti classificati con codici speculari.

Perché è necessario?

Ora occorrono modalità diverse dal consueto nel processo di classificazione: più approfondite, meglio documentate, chiaramente motivate e sempre con riferimento alla situazione specifica.
Quindi, con riferimento alla situazione specifica, ora il processo di classificazione chiede modalità diverse: approfondimento, documentabilità, motivazione.

Cosa si impara?
• Conoscenza operativa sulla legislazione che regolamenta la codifica e l’attribuzione delle caratteristiche di pericolo ai rifiuti
• Comprensione delle interazioni tra le norme e quindi sviluppo di un approccio alla classificazione che tiene conto anche delle esigenze gestionali
• Comprensione dell’importanza delle fonti di dati necessarie allo scopo
• Ottimizzazione della comunicazione con i fornitori di servizi e con i committenti
• Individuazione di soluzioni diverse adatte al caso specifico

A chi è destinato?

• Dipendenti Pubblica amministrazione che si occupano delle tematiche ambientali, dei controlli e dei sistemi autorizzatori
• Produttori e gestori di rifiuti
• Responsabili tecnici. Gli argomenti trattati possono costituire un valido supporto per la preparazione alle verifiche iniziali e periodiche previste dall’articolo 13, comma 1, Dm 3 giugno 2014, n. 120 (Regolamento Albo nazionale gestori ambientali) necessarie per l’acquisizione o il mantenimento dei requisiti per l’assunzione della carica di Responsabile tecnico nelle imprese tenute all’iscrizione a tale Albo nazionale.
• Operatori del Diritto
• Ingegneri, biologi, geologi e chimici
• Laboratori di analisi
• Consulenti aziendali

Programma delle giornate
Martedì 22 ottobre 2019 TEORIA

Modulo n. 1 – ore 9:00/13:00
La disciplina della classificazione dei rifiuti
• Le definizioni
• Elenco Europeo dei Rifiuti
• Il criterio di concentrazione e i codici “speculari”
• Le caratteristiche di pericolo: approfondimento
• Gli strumenti secondari: cosa serve per applicare la disciplina sulla classificazione
• Le fonti di dati, gli strumenti ulteriori
• La Sentenza della Corte UE 28 marzo 2019
• Gli orientamenti tecnici della Commissione del 2018
• Classificazione e gestione: coniugarle
• Ruoli e responsabilità nella classificazione rifiuti: i soggetti coinvolti
• Le documentazioni di supporto alla classificazione: quali, quando, come richiederle, creare strumenti di tutela
• Allinearsi alla Sentenza: le analisi sono residuali
• Test o analisi? L’importanza del campionamento
• Punti di attenzione: disallineamenti normativi, i rifiuti costituiti da oggetti, fattibilità tecnica e praticabilità economica

Modulo n. 2 – ore 14:00/18:00
• Il Regolamento 1272/2008 (CLP) e la classificazione dei rifiuti secondo il Regolamento 1357/2014
• HP14: esame della attuale situazione, sia normativa che tecnica, alla luce del Regolamento 2017/997. Confronto con i criteri riportati nell’ADR e nel Regolamento 1272/2008 (CLP) e loro applicabilità
• Esempi pratici di classificazione per HP14, confrontando le varie discipline vigenti
• La classificazione dei rifiuti contenenti idrocarburi
• Nuovi test per ecotossicità di cui al Regolamento 2017/735

Mercoledì 23 ottobre 2019 PRATICA

Modulo n. 3 – ore 9:00/13:00
Esempi di classificazione con discussione. Temi approfonditi:
• Gli errori più comuni
• Le classificazioni cautelative non hanno (più) senso: vediamo perché e in quali casi residuali sopravvivono
• Coniugare la corretta classificazione con le “omologhe” annuali
• L’importanza della conoscenza del processo di origine del rifiuto
come punto di partenza

PRATICA PER FILIERE

Modulo n. 4 – ore 14:00/18:00
• 15 – Imballaggi
• 19 – Uscite da impianti di gestione
• 150202/03 – Capire di cosa si tratta
• 17 – Rifiuti da costruzione e demolizione
• 18 – Rifiuti a rischio infettivo
• Casi presentati dai partecipanti (purché di interesse comune, riconosciuto dall’aula), tempo massimo per ciascuno 15 minuti

I diversi moduli prevedono esercitazioni in Aula, guidate dal Docente e risolte coralmente con l’apporto dell’esperienza di tutti
I relatori illustreranno i profili giuridici della classificazione dei rifiuti anche facendo riferimento agli articoli del Cons. Pasquale Fimiani (Sostituto Procuratore generale presso la Corte di Cassazione) pubblicati sulla Rivista “Rifiuti –Bollettino di informazione normativa”, nella quale l’Autore si riserva un successivo approfondimento sulle questioni emerse nel corso della discussione con i partecipanti.